Ricordati, sei già stato qui.
Pensaci, tu non sei cambiato.
Per lo meno non in quel lato.
Certo, non ti ricordi
Tutti dicono così.
Ora più alti, più forti
Poi più grassi, più ricchi
e infine vicini
a misteri di fede.
Tornate
Guardate
Supplicate.
Ma siete già stati qui.
Cos’era allora? una bici?
Un gioco, un pallone, altro?
Di quella prima Lei i baci?
Al suo primo Lui rubati?
Negate, vi meravigliate
Ma soli non eravate.
No, non mi serve pedinarvi
Io non ho tempo da perdere
Ma un segreto è carcere
sia che confidi o conservi.
Poi quando torni qui
e qui devi tornare…
Possiamo parlare di soldi
spariti, scomparsi, truffati.
Forse di amore o sesso
tradito, ucciso, segreto
Della tua roba preferita
tirata, fumata, leccata.
Neghi che lo sapevi? Nega!
Pensa pur a chi se ne frega
O non conoscevi il prezzo?
Ed eppur ti bastava l’olezzo.
Delle fiamme eterne?
Dell’infernale zolfo?
Stolto.
Del demonio qui siamo senza
t’accuso io, la tua coscienza
che ti reclamo senza posa
“Paga la tua cosa preziosa!”
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Altro omaggio al Re.
Sempre in attesa del premio Nobel.