Ce lo ricordavamo bello questo gioiellino di Michel Gondry che ha vinto il premio Oscar nel 2005 per la migliore sceneggiatura originale, ma non così tanto. Non è poi molto frequente che la nuova visione di un film anni dopo la sua uscita meravigli quanto e più della prima volta; è di certo uno dei must del 21° secolo.
Purtroppo non possiamo farci cancellare dalla memoria la pessima scelta di fare uscire questo film, in italiano, con il titolo “Se mi lasci ti cancello” per chiamare al botteghino i fan della commedia americana; tutt’altro invece, se proprio si deve catalogare la pellicola andrebbe sotto sci-fi /mistery /romance e Jim Carrey aveva qui dimostrato (semmai avesse dovuto dimostrare qualcosa dopo “Truman Show”) di essere un attore completo bel oltre i “ruoli comici” che lo avevano reso famoso.
Eppure qualcuno si stupiva ancora tre anni dopo, di vederlo recitare sotto la macchina da presa di Joel Shumacher in “Number 23“, horror apprezzatissimo da critica e pubblico.
“Eternal Sunshine on the spotless mind” però ha anche il resto del cast eccezionale, a cominciare da Kate Winslet, ovvero Clementine, che arriva ad odiarsi così tanto con Jim Carrey/Joey nel loro rapporto che entrambi decidono di togliersi i reciproci ricordi dalla testa.
Nel film infatti il Dr Howard Mezierwak (Tom Wilkinson) ha progettato un macchinario con cui, grazie a particolari impulsi elettromagnetici cancella i ricordi che uno non vuole più avere. Grazie anche ai suoi assistenti Patrick (Elajah Wood), Stan (Mark Ruffalo) e Mary (Kirsten Dunst) basta un trattamento di una sola notte e al risveglio i ricordi indesiderati sanno svaniti.
Il film analizza, sia nel piano reale che in quello onirico, il rapporto umano dei due innamorati facendo un autopsia, ovvero partendo dalla fine in cui i due per l’appunto si odiano così tanto da arrivare a prendere una decisione estrema.
Tuttavia quando inevitabilmente Joey rivive i ricordi che vengono cancellati si accorge che alcuni non li vorrebbe perdere, perché se lui e Mary avevano avuto una storia così intensa c’era qualcosa di più oltre che alle piccole liti per la scelta del (solito) ristorante, della noia delle situazioni ripetute, del sentirsi in trappola in una storia finita.
Cancellare una persona vuol dire cancellare anche tutto ciò che questa ti ha dato di buono, ma quando Joey se ne accorge è troppo tardi. E Clementine si era fatta ripulire la testa prima di lui; oramai sono due estranei.
Tuttavia, come dimostreranno anche i rapporti fra gli assistenti del Dr Howard in un finale esplosivo, se gli esseri umani ripetono spesso gli stessi errori quando pure sono a conoscenza di averli commessi… come fanno a non ripeterli se non ne hanno la memoria?
Ma il film riserva anche un’altra domanda nel finale, se dovessimo sapere che quella storia d’amore finirà male, anzi malissimo, vale la pena non viverla?
Sipario e standing ovation.