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La linea gotica. Cinque film horror per un Halloween meno scontato.

Pubblicato il 31 Ott 2024

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“Si lo sappiamo. L’esorcista, Zombi, La Casa, Profondo Rosso e Psycho.  Giusto? E se non ci consigli questi allora ci dirai: Il sesto senso, Shining, La cosa, Nightmare e Alien. Ci abbiamo preso?”
No.

O meglio, quelli sono fra i classici, i must tanto per usare lo slang anglosassone che i puristi della lingua italica odiano. Ovvero quei film che se vuoi parlare di horror devi aver visto per non fare brutte figure e non far esclamare a qualcuno “…manco le basi, padre!” in Mario Brega’s style!

A quelli vanno di certo aggiunti: Suspiria, La mosca (e i vari Dottor K precedenti), Bram Stoker’s Dracula e almeno un altra mezza dozzina di titoli sull’impalatore della Valacchia, Mary Shelley’s Frankenstein e le pellicole analoghe con Boris Karloff, Omen, La mummia, Il mostro della laguna nera, L’invasione degli ultracorpi, The blob, L’uomo lupo, Venerdì 13, Halloween, The Ring, Il silenzio degli innocenti, Rosemary’s baby e… diversi altri che di certo ora mi sto dimenticando.

Ma volendo fare un percorso meno scontato e volendo magari sorprendere i vostri ospiti con dei film un poco meno conosciuti, provo a suggerirvi i seguenti.

Tema Zombie: “Il serpente e l’arcobaleno” di Wes Craven, 1988 con Bill Pullman.

In un’Haiti in cui l’80% è cattolico il 20% è protestante ma il 100% pratica il Woodo, gli zombi sono uno dei modi in cui il dittatore Duvalier mantiene il controllo del paese. Dennis Allan è un giornalista che vuole verificare le voci e le leggende su questi morti viventi; scoprirà sulla sua pelle (e quella dei suoi amici) che ciò che li riguarda, così come gli stregoni complici del regime che controllano le loro anime, non sono finzione.

Tema Vampiri: “Lasciami entrare” di Tomas Alfredson, 2008

Pellicola stupenda, tratta da un romanzo di Lindqvist, che è già praticamente un classico (infatti in Usa ne hanno rifatto il remake scene by scene appena due anni dopo, meglio comunque l’originale svedese). Ambientato nella Stoccolma del 1981 fra neve e notte quasi eterna Oskar, ragazzino dodicenne vittima di bullismo fa amicizia con una ragazzina “strana” di nome Eli che non soffre il freddo e va in giro solo di notte. Il loro rapporto diventerà molto di più di quello raccontato da una “storia di formazione” come si dice in gergo. Lezione magistrale sui rapporti parentali, quelli di amicizia e amore e sui mostri. Che difficilmente non appartengono alla specie umana.

Tema il male metafisico e indefinito: “1408″  di Mikael Hanstrom, 2007 con John Cusack e Samuel L. Jackson

Un giornalista scettico che va in gir per gli Usa a smentire i presunti fenomeni sulle case infestate riceve un invito a recarsi all’Hotel Dolphin di New York City e di chiedere di soggiornare nella stanza 1408. Il direttore dell’hotel prova a dissuaderlo in ogni modo, ma lui è convinto che sia tratti dell’ennesima trovata pubblicitaria e prende la stanza in cui passerà una lunghissima notte.
Jumpscares numerosi ma a differenza di una pessima scuola hollywoodiana odierna (quella di The nun o Slender man per intenderci) mai abusati. Il terrore psicologico è sempre superiore allo splatter. Le sequenze sono così perfette che sembrano prese da un libro di Stephen King e… ah già, è proprio così.

Tema Mostri: “Hatching – La forma del male” di Hannah Bergholm, 2022

Se guardate il trailer di questo film probabilmente non lo vedrete mai e lo archivierete sotto la voce “fesserie strane e improponibili“.
Se lo iniziate rimarrete incollati sulla sedia o sulla poltrona fin dalla prima scena, in cui la capofamiglia della perfetta famiglia finlandese sta riprendendo scene di vita quotidiana per suo il video blog viene disturbata dall’ingresso di un corvo in casa. Il malcapitato farà una brutta fine e smaltito nell’umido correttamente.
Ma nella notte la piccola la piccola Tinja, enfant prodige che deve assolutamente diventare campione di ginnastica per permettere a sua madre di sublimare i propri fallimenti, lo ritroverà agonizzante e raccoglierà il suo uovo.
Quello che nascerà da questo devasterà la perfetta famiglia finlandese e tutto quello in cui credevano.

Tema Vintage: “Le cinque chiavi del terrore” di Freddie Francis, 1965 con Cristopher Lee, Donald Sutherland, Peter Cushing.

Un vagone del treno è condiviso da sei uomini. Uno di loro sa usare i tarocchi e avverte gli altri cinque del loro futuro e su come possono  cambiarlo.
Un plot classico per cinque episodi interpretati magistralmente da interpreti della scuola di recitazione vittoriana come Peter Cushing e Cristopher Lee che si ritrovano qui dopo essersi inseguiti in altre pellicole come Dracula e Van Helsing, in pratica cinque lezioni d’autore su come un regista può creare suspense anche senza effetti speciali e robotronic.

 

Have a scary Halloween!