“Recupera! Prendi fiato, recupera!” Ripeteva Miguel a sé stesso mentre, ansimante, si lasciò crollare a terra. Nel buio della notte, al lato della strada il suo ventre si muoveva avanti e indietro con cadenza frenetica. “Niente! Non è andato bene un cazzo di niente” si disse. “Sapevano che stavamo arrivando, sapevano da dove saremmo entrati e sapevano anche quanti eravamo noi caballeros”. Aprì il giubbotto e guardò la situazione. La maglia era zuppa di sangue, lo avevano aperto per […]