Mi chiamo Serena. Vado a scuola ogni giorno, ma non come gli altri. Io entro più tardi, da una porta più piccola, che fa meno rumore. Ho una stanza tutta mia. È grande, ci starebbero tutti i compagni che non ho. Ci sono due insegnanti una ha gli occhi stanchi, l’altra canta piano. Dai vetri vedo l’ingresso: passano scarpe, zaini, risate. Io guardo, e aspetto. Aspetto qualcosa che non so. I grandi dicono che sono “speciale”. Ma non dicono […]