Ospiti
Ritratto della vergine
Pubblicato il 24 Apr 2016
Scritto da Federico Piccirillo
Come potrei mai
dimenticare quegli occhi,
vivi e spendenti,
d’un azzurro acceso,
come il mio battito,
nel osservarlo?
Come potrei mai
non pensare al rosso,
rosso sangue,
carico di sensualità,
di quelle labbra
richiedenti un bacio,
emananti l’eros più caldo?
Come potrei mai
non trovare sublimi
i capelli color ebano,
irradiante sicurezza,
profondità,
femminilità irriducibile?
Come potrei mai
non desiderare di
rivedere all’infinito,
quelle candide sfumature
rosee,
di quel corpo,
contornato dall’oro
di quell’abito,
tanto regale,
quanto celante?
Come potrei mai
negare che,
non di celeste,
ma di terreno si trattava,
che non il santo,
ma il profano,
mi era di fronte?