Dopo il secondo tre a zero consecutivo rifilato agli elvetici l’Italia si candida ad arrivare fino in fondo a questa competizione europea. Se non si era visto spesso che gli azzurri partissero così decisi alla prima partita di una competizione internazionale, ancora più rara è stata la conferma dello stato di forma alla seconda partita.
La Svizzera, che pure sulla carta era l’avversario più difficile del girone, ne esce con le ossa rotte e la consapevolezza di non essere proprio all’altezza dell’Italia. La doppietta di Locatelli premia il centrocampo azzurro che è sembrato davvero un meccanismo perfetto, con due stantuffi sulle fasce e tre metronomi perfetti al centro (Barella e Jorginho insieme al talento del Sassuolo).
En passant: il fatto che la forza di questa nazionale venga da squadre come Sassuolo e Atalanta la dice lunga sull’idiozia di chi pensa a costruire ridicole superleghe dimostrando di non aver capito nulla dell’unicità che sta alla base della bellezza del calcio, ovvero il fatto di essere lo sport in cui il più forte vince con meno frequenza e dove gli exploit degli outsiders sono più probabili… ma questa è un’altra storia, come direbbe Michael Ende.
Ci proverà il sorprendente Galles a fermarci domenica prossima, Gareth Bale (nonostante il rigore sbagliato ha comunque fornito i due favolosi assist decisivi) e il redivivo Ramsey hanno regolato la Turchia ben oltre il 2 a 0 finale… tanto per tornare al discorso di cui sopra.
La Francia di martedì sera si conferma comunque la squadra favorita per la vittoria finale (insieme agli azzurri e al Belgio di Lukaku ovviamente), anche se, per far si che questo avvenga, occorrerà che i giocatori francesi capiscano che si può segnare anche senza prodursi in dodici colpi di tacco e otto veroniche per ogni azione… il gol è valido lo stesso gli e lo garantiamo!
Tutti a parlare della grande prestazione di Pogba, e non possiamo che essere d’accordo, ma ci sembra proprio che, Kantè e difensori centrali a parte, i francesi abbiano un poco perso il senso della praticità che avevano al mondiale russo e questo può essere il loro punto debole.
Spagna e Svezia hanno dato vita ad un ottimo match, ma se lo 0 a 0 con occasioni da tutte le parti esalta gli svedesi, che non partivano certo fra i favoriti, ridimensiona un poco le furie rosse che rimangono orfani di un buon centravanti dopo Fernando Torres con le promesse disattese dei vari Llorente e Morata. Gravi gli errori di quest’ultimo sotto porta.
Oggi si attendono conferme dal Belgio, chiarimenti dall’Olanda e riscatti dall’Ucraina, domani invece Inghilterra-Scozia farà strage di luppoli.