Al Campo sportivo comunale Enea Nannini nessuno veniva per vincere.
Come per le tabelline a scuola, i risultati erano già scritti.
Poche squadre uscivano dall’Enea Nannini con un pareggio in tasca, e quando se ne andavano avevano il sorriso stampato in faccia di chi dopo una vita ha finalmente incontrato Babbo Natale.
Il professor Querzoli, latinista in pensione più o meno dalla caduta dell’Impero Romano, che non si perdeva un incontro casalingo e mandava al diavolo gli avversari e i loro tifosi con una ricercatezza e un’eleganza di linguaggio mai eguagliata, una decina d’anni prima della nostra nascita aveva obbligato alcuni suoi ex allievi a scrivere una certa frase sul gradini di pietra più alto delle tribune.
Così la prima cosa che vedevano gli ospiti quando si mettevano in fila a centrocampo per salutare il pubblico, era un “hic sunt leones” rosso cupo, con alcune lettere macabre da cui scendevano rivoli di vernice essiccata come sangue congelato.
Nessuno aveva idea di cosa volesse dire ma a quanto pare tutti capivano il messaggio.
Molti pulcini che esordivano in trasferta proprio all’Enea Nannini si mettevano a piangere, e l’arbitro concedeva ai genitori il permesso di entrare in campo a consolarli, perché gli allenatori non ci riuscivano.
In tempi più recenti, Dapersé il nostro tifoso più attento, aveva vergato un’altra scritta per essere all’altezza del professor Querzoli.
Rispolverando la sua antica educazione scolastica, aveva optato per u lugubre: “lasciate ogni speranza voi che venite dentro”.
I bambini più audaci rispondevano spedendo gestacci all’indirizzo della tribuna e magari la speranza non la lasciavano del tutto, ma ciocche di capelli e denti da latte sì, perché la Banda delle Ciminiere, gli esseri terribili dalle gambe storte e dalla bocca unta che imperversavano in viale Neri, li beccavano di nascosto fuori dagli spogliatoi, e li costringevano ad ingoiare coraggio, gestacci e tutto il resto. […]
Nella foga, per non perdere l’esercizio, la Banda delle Ciminiere le suonava anche a noi.
Da: “Un’ultima stagione da esordienti” di Cristiano Cavina, Ed. Marcos Y Marcos
_____________
Iniziata ieri l’ultima tornata del mondiale a gironi, l’Uruguay ridimensiona di molto la Russia con un 3 a 0 che non lascia repliche e fa tornare al gol anche la sua punta di diamante Cavani.
Spagna e Portogallo giocano con il fuoco, CR7 si dimostra umano sbagliando un rigore, e alla fine passano entrambe con un certo grado di paura.
Da Lunedì prossimo sarà mondiale vero, con eliminazioni dirette e pianti disperati sul campo.