Da sempre, appena è nata la rete, i forum di discussione (e i social network che ne sono l’evoluzione) sono stati luoghi interessanti dove si apprendevano molte notizie e ci si scambiavano suggerimenti utili su ogni qualsivoglia argomento. Tuttavia gli stessi, e quindi i Social Network come twitter e facebook, diventano spesso arene di scontro dove si verificano flame di ogni tipo, con insulti e minacce che spesso e volentieri sfociano in cause giudiziarie.
In quelle cause molti leoni da tastiera scoprono a loro spese che certe cose no, non si possono dire neanche dietro un paravento effimero come la schermata del pc e che #odiareticosta tanto per usare un ashtag recente.
Questo fa capire perché chi gestisce (bene) una pagina di questo tipo cerca sempre di smorzare le polemiche sul nascere cancellando gli account più fastidiosi non appena questi creano problemi. Di troll, haters o provocatori in cerca di insulti per intentare cause risarcitorie, purtroppo la rete ne è infestata.
Nessuna meraviglia quindi che, quando l’utente deluso da una pagina o da un gruppo decide di abbandonare quei siti e annuncia il suo saluto con parole più o meno educate riceva in cambio solo messaggi ironici (ciaone, ok boomer, scrivi quando arrivi, ce ne faremo una ragione, già vattene?), smiles strafottenti o meme e gif sarcastiche.
Ultimamente invece va di moda salutare l’utente deluso con il messaggio che denota una grande idiozia o di chi gestisce la pagina o degli utenti che rimangono. “Questo non è un aeroporto non devi annunciare la tua partenza“.
L’ignoranza e la stupidità di chi saluta con un commento del genere è su più livelli.
Livello di percezione della realtà: probabilmente chi usa un commento del genere non è mai stato in vita sua in un aeroporto (o forse era troppo distratto dagli acquisti al duty free) perché chi parte non annuncia nessuna partenza. E’ il suo volo ad essere chiamato, ma l’utente dell’aeroporto non annuncia proprio nulla ne’ tanto meno saluta community di amici, perché chi ha già fato il check-in e sente annunciare il suo volo ha già salutato tutti e chi è lì con lui deve partire insieme a lui.
Livello di percezione del Social Network: se tu stai gestendo (bene) una pagina o un gruppo dovresti essere solo contento che chi se ne va ti scriva per dirti che se ne va e magari aggiunge i motivi del suo disappunto. Altrimenti significa che o non hai capito la funzione del social (che non è un caso se non si chiama asocial). Poi puoi valutare più o meno fondate i motivi del tizio e salutarlo più o meno ironicamente, ma comunque deve farti solo piacere che lui ti dica “ciao me ne vado per questo motivo”, altrimenti non stai gestendo per nulla bene la tua pagina o il tuo gruppo. O quantomeno non te ne frega un cavolo. Se poi lo posti da utente del gruppo, hai anche un problema a livello della percezione del tuo ruolo nel Social Network.
Visto il proliferare di questo modo di “salutare” gli utenti delusi anche su gruppi di divulgazione scientifica o pseudo tali, gestiti da gente che sta lì a menarsela su chi ha i curriculum più lunghi, viene da pensare che nell’uso del social ci sia il rischio di un contagio molto più grave della Covid19, ed è quello di prendersi il cojonavirus terribile parassita che rapidamente riduce la capacità mentale di un utente.
Ad ogni modo, attualmente questo tipo di commenti sono di certo i più stupidi ed inutili di tutto il web. Però non vivo di assoluti, probabilmente ne vedremo presto di ancora più stupidi.