Consueta carrellata riepilogativa per tutti gli amanti e le amanti del gotico, dell’horror, del weird e del dark, del cinema di genere questo 2024!
Ricordando che qui prendiamo in esame i film usciti al cinema in sala in Italia nel 2024, e che quelli non citati semplicemente non li abbiamo visti, iniziamo con le bocciature.
Inutile e abbastanza imbarazzante l’ultimo capitolo dell’infinita saga del pianeta delle scimmie (Il regno del…), pochi spunti originali e in sintesi un grande calderone di minestra riscaldata che riteniamo abbia davvero stancato: 5/10 generosi sul nostro taccuino.
Poco di più (5,5/10) per Longlegs in cui speravamo tantissimo ma neanche una delle migliori interpretazioni di Nicholas Cage riesce a regalargli la sufficienza. Il film è affossato da una trama debole, degli errori grossolani e comportamenti decisamente al di fuori della credibilità.
Ma il film peggiore della stagione è senz’altro Trap di M.N. Shyamalan (2/10) che con questa pellicola potrebbe concorrere anche al titolo di film più brutto della storia della cinematografia, soprattutto se si considerano cast e budget. Trama inesistente, personaggi ridicoli, situazioni e sequenze scritte da chi di “credibilità” non ha mai neanche sentito parlare.
Una qualunque storia di Topolino contro Macchia Nera ha alle sue spalle studi di sceneggiatura infinitamente più grandi di quelli usati in questo ridicolo lungometraggio. Ci dispiace per Josh Hartnett che resta uno dei nostri attori preferiti, ma il tutto è molto meno che ridicolo e neanche riconducibile al grottesco. Solo l’ennesima prova dell’assoluta incapacità da parte di un regista, che pure ci ha regalato alcune delle pellicole gotiche migliori della storia, di saper distinguere una storia bella da una impresentabile.
Andiamo in crescendo con le note liete.
Sufficienza o poco più per l’ultimo capitolo di Venom, (6/10) che speravamo fosse decisamente migliore o per lo meno all’altezza dei primi due, spunti interessanti ma poca originalità.
Decisamente meglio (anche se al limite della nostra Linea Gotica) l’irriverente Deadpool e Wolverine (7+/10), sarcastico come al solito, inconciliabile con qualunque trama della Marvel Cinematic che prende costantemente in giro come da copione. Non è stato mai uno dei nostri fumetti preferiti, ma al cinema è di certo uno dei personaggi che ha reso meglio.
Fuori dal confine della Linea Gotica ci permettiamo di segnalare, per amor di miscredenza, Conclave di Edward Berger (8+/10), fin troppo realistico nella ricostruzione degli odi fra cardinali e fazioni cattoliche varie; finale col botto che ti fa dire: “E Dan Brown muto!“.
Abbiamo molto apprezzato. nonostante le critiche feroci, anche il reboot de Il Corvo (7,5/10) e il prequel di Omen – L’origine del presagio (8-/10), in entrambi i casi non riusciamo a capire le lamentele di pubblico e critica; ci sembrano ottimi lavori scavati nel solco della tradizione degli originali ma aggiornati e appassionanti. In particolare le critiche al Corvo di Rupert Sanders ci sembrano davvero ingenerose e lo diciamo da assoluti amanti-devoti dell’originale di Proyas con Brandon Lee preso dal fumetto di James O’Barr.
Lo stesso vale per Alien – Romulus (8/10) che riscatta in parte il disastroso Covenant di Ridley Scott.
Ma ecco i migliori dell’anno!
In questo 2024 abbiamo avuto almeno 5 film che a nostro giudizio rasentano la perfezione e a cui a tutti abbiamo assegnato 10 stelle su Imdb. È difficile in questa situazione scegliere un podio, quindi procediamo per attinenza alla nostra Linea Gotica ed eliminiamo i due film che, in termini assoluti, sono i nostri preferiti della stagione: Dune – parte 2 di Dennis Villenueve e Il Joker- Follia a due di Todd Phillips.
Se assegnare 10 stelle al primo non necessita di spiegazioni, visto i consensi pressoché unici al nuovo maestro della fantascienza già applaudito e incensato per Blade Runner 2049 e Arrival, sul flop del secondo abbiamo già spiegato le nostre ragioni qui, per chi volesse approfondire.
Quindi… podio gotico per la cinematografia del 2024.
Terzo posto per Povere Creature di Yorgos Lanthimos, 4 premi Oscar e 2 Golden Globe la dicono lunga (per quel che valgono i premi) su quanto il regista greco abbia colpito nel segno con questo film collage (letteralmente) di citazioni ed omaggi alla letteratura e alla cinematografia gotica; ovvero quelle storie horror che non piacciono mai a nessuno (se non agli appassionati), fino a quando non vengono lette o viste al cinema e così tutti scoprono quanto Frankenstein, l’Isola del Dottor Moreau, ma anche il semplice Re-Animator, abbiano influenzato la cultura contemporanea.
Secondo posto per The Substance, film (quasi di debutto) di Coralie Fargeat. Anche qui perfezione quasi assoluta nella scelta di ogni singolo dettaglio stilistico e di regia, critica sociale devastante come ci si aspetta che sia ma la caratteristica del film che va sottolineata è il pesantissimo conflitto interiore della protagonista sulla scelta di vivere da giovane o vivere da adulta, cioè da vecchia per gli standard della tv. Qualcuno potrebbe pensare che sia una questione per donne; non lo è. Anche gli uomini (massacrati in ogni sequenza del film, più o meno) vogliono restare giovani e la regista non fa sconti su questo. Non è un film facile, non è un film per tutti. Anche la Fargeat si prodiga in omaggi fra cui ci piace sottolineare sia l’ennesimo a Shining sia quello meno scontato a The Elephant Man di David Lynch.
Ne approfittiamo per chiarire ancora una volta il nostro concetto di “credibilità della storia”. (Occhio allo spoiler)
Qualcuno potrebbe chiederci: “Ma come? ‘Trap’ non è credibile e Demi Moore che partorisce un’altra se stessa giovane non si sa bene come, sì?”
Sì. Perché quello che conta è il contesto. Shyamalan ha la pretesa di girare un thriller di caccia all’uomo angosciante ma classico. Non ci dice che “il macellaio” (due punti in meno per l’originalità) ha il potere di teletrasportarsi. E quando costui si ritrova al di fuori, a decine di metri, della sua macchina circondata da decine persone che volevano linciarlo e non ci spiega come ha fatto, questo si chiama “buco di trama“. O per essere più cattivi pigrizia intellettuale. O per esserlo ancora di più paraculaggine e presa in giro degli spettatori. ( E su questo Stephen King ha fatto dire tutto alla sua Annie Wilkes).
In questo caso invece la Fargeat sugella un patto con lo spettatore che funziona. Ti dice: “Caro spettatore, la mia ‘sostanza’ produce in chi se la inietta un sé stesso giovane. Non ho la pretesa di fare un film realistico e neanche hard sci-fi, stacce.” E tu ci stai, è questo ciò che si chiama “sospensione dell’incredulità” ed è qui che il film deve essere coerente. Nel contesto scelto.
Ma veniamo al dunque, il film gotico più bello dell’anno a nostro esclusivo e insindacabile giudizio è (rullo di tamburi) When Evil Lurks film scritto e diretto dall’argentino Damien Rugna.
Una epidemia di demoni e possessioni ormai riconosciute scientificamente devasta forse tutto il pianeta. Diciamo forse perché l’atmosfera del film non può che far ricordare il mito de L’Eternauta di Ostendhal-Lopez tanto per restare in Argentina. Sequenze terrificanti e mozzafiato come non se ne vedevano da tempo. Effetti speciali dosati e corretti per un film che di certo non aveva a disposizione budget per un blockbuster. Applausì, olè e vamos vamos Argentina!
And That’s all folks, il 1.1.2025 al cinema già ci aspetta Nosferatu, e speriamo di proseguire con le dieci stelle!
Un grazie sincero per aver seguito in questo 2024 (e siete stati davvero tanti) Konka.Zone e “La Linea Gotica” rubrica per gli amanti di tutto ciò che è dark-horror-weird fa parte, ci aggiorneremo fra un anno e quindi fra un paio di giorni visto che il tempo è realtivo e… gli auguri di buon anno preferisco che siano le mie amiche vampire Rosy e Alessia a farveli!!!
Happy New -Gothik- Year!