“Fratellone sei pronto?”
“Sono un gatto, sono nato pronto!”
“Sì vabbè, Pitagora per favore: l’umano ci ha dato uno spazio sul suo blog, non mi far fare brutte figure!”
“E stai tranquilla Cleo, ho capito dobbiamo recensire il libro di Loredana Lipperini, che ci vuole?”
“Mmm speriamo bene, mi fido di te!”
“Tranquilla sei in una botte di ferro!”
“Vabbè cominciamo… allora intanto voglio ringraziare Loredana Lipperini per questo libro che mi ha dedicato…”
“Semmai lo ha dedicato a me!”
“Ecco appunto cominciamo bene! Pitagora! Come fa ad averlo dedicato a te? Sono io che non ho la coda, tu ce l’hai, lo vedi quella specie di piume di struzzo che ti porti dietro e costringe l’umana a passare il Dyson venti volte al giorno? Quella è la tua coda! Io sono senzacoda. Quando scriveranno un libro che si chiama senzacervello sarà dedicato a te!”
“Spiritosona, ma se si chiama IL senzacoda è dedicato comunque a un maschio, e chi è il maschio fra di noi?”
“Santa Cleopatra che poi sarei io, possibile che basta qualche anno di vita con gli umani che ti fa regredire allo stato primitivo in cui il sesso viene prima di tutto? Ma non ti avevano castrato?”
“Ma che c’entra, resto un gatto maschio!”
“E quindi inferiore, vabbè, ricominciamo stai zitto cinque minuti per favore? Limitati a farmi aria con le piume da struzzo lì!”
“Certo faraona!”
“Oh.. dicevo…”
“Nel senso che hai un cervello da gallina, gallina grossa ma sempre gallina”
“Meeeeoooowwffffff… PITAGORA!!! Ora basta o chiamo l’umano!”
“Miao!”
“Dicevo! Volevo innanzitutto ringraziare Loredana Lipperini per questo libro dedicato a… tutti i gatti ma in particolare a quelli come me che non hanno la coda!”
“Già va meglio!”
“… la ringrazio da parte anche dei mostri, quelli innocui che non hanno colpa di esistere e spesso gli umani si inventano per non affrontare le proprie paure e le proprie emozioni e si prendono colpe che non hanno…”
“Ma i ragni non facevano schifo anche a te? La stai ringraziando a nome del ragnone nel libro? Ti ho visto che ti mettevi le zampette sugli occhi quando l’umano arrivava ai disegni. A proposito ma il nostro umano non è adulto? Perché si legge i libri per bambini, non si vergogna?”
“Pita, ma in nome dei Grandi Gatti, si può sapere se lo fai apposta? Stai parlando come quelli su facebook che l’umano sfancula sempre!”
“Ma no Cleo, e dai ti davo lo spunto, ci eravamo preparati ‘sto pezzo no?”
“Oh Santa Me stessa, una volta tanto hai ragione… dovevo spiegare che il bambino dentro non si deve perdere mai e va nutrito con storie belle come queste della Lipperini… hai ragione! Vabbè ormai l’ho detto…”
“No ormai hai fatto una figura da cane, anzi da canetta!”
“Meeooooowwwwwwww fffffff scusate ma gli devo staccare tutto il pelo fino a farlo diventare uno sphinx ‘sto fratellone del cavolo!”
“Si acchiappami, mettimi il sala sulla coda! Ops scusa, non volevo dire coda!”
“FFfffffffff… se mai l’umano ci darà un altra volta spazio qui sarà per parlare dei senzaorecchi perché adesso te li stacco a morsi!”
“Maramiao!”
Il senzacoda – di Loredana Lipperini, Salani edizioni – 2022 (diciamo grazie-sai)