[I racconti brevi] possono essere esaltanti, talora sconvolgenti, come un valzer con uno sconosciuto che non rivedrete mai più, un bacio al buio o un oggetto strano e meraviglioso da due soldi di un mercatino da strada.[…]
Mentirei se affermassi di aver sempre apprezzato la severa disciplina imposta dalle opere brevi di narrativa. I racconti richiedono una specie di perizia acrobatica che comporta tanta noiosa pratica. […]Errori trascurabili in un romanzo diventano lampanti in storie più corte. Una condotta ferrea è essenziale. Lo scrittore non deve allontanarsi dalla strada maestra, frenando l’impulso di divagazioni allettanti.
Non percepisco mai i limiti del mio talento in modo così evidente come quando lavoro ad un racconto.
Stephen King – dall’introduzione alla sua raccolta di racconti brevi “Il bazar dei brutti sogni”
Quando ho letto l’introduzione che il Re ha regalato ai suoi lettori nella sua ultima raccolta di racconti ho pensato che dovevo assolutamente condividerla con i partecipanti al premio letterario di quest’anno che ho avuto l’onore di giudicare.
Confesso che in vacanza ho commesso l’errore di leggere prima questa raccolta di Stephen King e poi i racconti partecipanti al premio. Il risultato è che dopo le delizie del Re riconosco di essere stato troppo severo con i voti assegnati ai partecipanti, non me ne vogliate ragazzi e ragazze ma il Re è il Re.
Ad ogni modo come nelle due edizioni passate c’è ottimo materiale fra i racconti arrivati e ora, dopo che con gli altri sette giurati abbiamo finito di selezionare i finalisti, il presidente della giuria Riccardo Cecchelin (giornalista ed autore di bellissimi thriller come Falsa Imago e I delitti del demone etrusco) sceglierà i migliori tre che saranno i vincitori del concorso. Ci sarà poi una menzione speciale di Dalia Edizioni ed una della giuria. Cinque premiati su dodici finalisti.
I nomi dei migliori dodici partecipanti (provenienti da diverse parti del paese) saranno presto resi noti.
Quello che da giurato mi sento di consigliare a tutti i partecipanti, finalisti e non, è la lettura di questa raccolta di racconti del Re.
Oltre a dei racconti meravigliosi come “Ur” “Il bambino cattivo” e “Morale”, troverete le prefazioni ai racconti dello stesso King che già da sole valgono molto più del prezzo del libro perché sono di per se lezioni di scrittura e di etica.
Da quando ho avuto la fortuna di pubblicare anch’io un paio di libri anche a me viene fatta la classica domanda “che consiglio dai a chi vuol scrivere?”. La risposta che do è sempre la stessa: leggere, leggere e leggere. E non solo del genere che si preferisce, ma variare. Variare in continuazione.
Quindi se volete scrivere dei racconti convincenti, leggetene tanti e se non sapete da dove iniziare cominciate con questa raccolta. Buon viaggio!
Alessandro Chiometti